Nel Vorarlberg austriaco

 Pellegrinaggio numero 18

Dopo la Francia, l’Italia e la Germania, eccoci in Austria! Usciamo pochi chilometri dal confine svizzero per esplorare il Vorarlberg, la regione montagnosa che costeggia la valle del Reno, prima che il fiume si getti nel lago di Costanza. Stabiliamo il campo base a Feldkirch, da dove ci sposteremo per visitare luoghi che si collegano con i monasteri dei nostri primi pellegrinaggi: Einsiedeln ed Hauterive.

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Primo giorno: Da St. Gerold nella Grosses Walsertal a Rankweil

(Km: 21. Dislivello: 300 m)

Eccoci in una terra walser, il popolo che nel Medioevo partì dalle montagne del Canton Berna e colonizzò tutti i territori alpini. Il priorato di St. Gerold sottostà alla congregazione benedettina di Einsiedeln. Qui la statua della Madonna Nera trovò rifugio per cinque anni. Fu portata dai monaci e dall’abate scacciati durante i moti successivi alla Rivoluzione francese. La chiesa è stata restaurata in tempi recenti, poche sono le tracce e gli odori della storia. Da qui iniziamo la lunga discesa che ci porterà sul fondovalle, dove scorre, oramai imbrigliato, il fiume Reno.

 

 

 

A metà strada di un cammino a volte impervio incontriamo la chiesa di san Magno e Rons, con un altare ligneo, di fattura tedesca, del 1508. San Magno, vissuto nell’Alto Medioevo, fu un benedettino del monastero di San Gallo. Si stabilì a Füssen, in Baviera, dove diede testimonianza di Cristo aiutando i contadini, costruendo chiese ed evangelizzando.

 

 

 

 

Sulla pianura del Reno, a una manciata di chilometri da Feldkirch, sta la Basilica di Nostra Signora di Rankweil, una chiesa fortificata che guarda giù dalla rocca che domina la cittadina. Qui è degna di nota la cappella di Loreto, costruita sul modello della Santa Casa di Loreto dove, secondo la leggenda, venne trasportata da Nazareth la casa di Maria. Qui sta anche un altro oggetto di venerazione: la croce d’argento, alta 131 cm e pesante 36 kg, decorata con 6 formelle d’argento risalenti al 1130.

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Secondo giorno: Da Bregenz a Hohenweiler

(Km: 15. Dislivello: 100 m. Mezzi ausiliari: Funivia)

BregenzBregenz è una placida cittadina appoggiata sulle rive orientali del lago di Costanza. Un pezzo di Austria sulla strada che dalla Svizzera porta in Germania. Qui nel 610 san Colombano, partito dall’Irlanda per rievangelizzare l’Europa continentale, fondò un monastero. Siamo nei territori dove il cristianesimo mise solidi radici già nell’Alto medioevo. Si pensi all’abbazia di San Gallo o a quella di Reichenau, sull’omonima isola occidentale del lago di Costanza. A proposito… l’abbazia di Reichenau, decretata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, non è ancora stata meta dei nostri pellegrinaggi! Sarà per un prossimo futuro?

 

 

L’abbazia di Wettingen-Mehrerau segue la regola cistercense. Qui vennero a stabilirsi, nel 1854, i monaci dell’abbazia Maris Stella di Wettingen, scacciati dal loro monastero nel Canton Argovia. Da qui, nel 1939, partirono i monaci che tornarono in Svizzera per rifondare l’abbazia di Hauterive. L’abbazia irradia le sua presenza su tutto il territorio: ad essa appartengono un collegio con 300 studenti, un’accademia di calcio, un sanatorio, aziende agricole, una macelleria e un ristorante!

 

Da Bregenz un funivia ci porta sul monte Pfänder, un balcone sul Lago Bodanico. Da qui si contemplano le sue rive e i paesi che si specchiano nelle sue acque. Si può anche vedere lunga parte della valle del Reno e le acque del fiume che vanno a perdersi in quelle del lago.

 

 

 

 

 

Il pellegrinaggio termina in un’altra abbazia cistercense appartenente al ramo femminile dell’ordine: a Gwiggen, sulla pianura ai piedi del massiccio del Pfänder, sta la Stella del Mattino (Maria Stella). Il nome ricorda la flebile luce che veglia nelle notte, la stella che sta di guardia prima che le tenebre lascino il posto alla luce. È un monastero imponente, che pulsa di vita, ampliato ancora di recente per poter ospitare il crescente numero di novizie.

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