(Km: 20,5. Dislivello: 700 m, mezzo ausiliario: bus)

 

Il monastero di Fischingen, retto dai Benedettini, ha origini nobili: c’entrano il vescovo di Costanza e i signori del Toggenburgo. Sullo stemma ci sono due pesci: dicono che qui c’era uno stagno. Facciamoci ammaliare dagli stucchi e dalle decorazioni barocche della chiesa ma ritorniamo poi nella cappella di santa Idda. Tra le immagini che illustrano sua la leggenda si trova il cervo con le corna fiammeggianti che le illuminava il cammino. Lasciamo che indichi la strada anche a noi.

 

 

 

Dopo un paio di chilometri si arriva ad Au, paesotto che ospita una chiesa di origine antiche dedicata a sant’Anna e… a santa Idda, potevate ben immaginarlo.

 

 

 

 

 

 

Da qui comincia la salita, verso il cornetto o Hörnli, punto panoramico dal quale nei giorni di bel tempo si gode impareggiabile vista. Diversa la faccenda se il tempo è brutto…

 

 

 

 

 

 

Lungo la strada si incontrano varie locande che un tempo ospitavano i pellegrini. Ad Allenwinde, prima di salire sul cornetto, la locanda Zum Kreuz (alla croce). Dopo essere ridiscesi sul fondovalle del Töss, ecco “Zum Steg”, con all’interno decorazioni del Seicento. Da qui, per risparmiare qualche chilometro, il bus ci trasporta lungo la vallata di Fischental fino a Gibswil.

 

 

 

 

Poco più avanti, a Blattenbach, ecco una nuova locanda: il “Rothes Schwert” (la spada rossa) dove sulla facciata due iscrizioni ricordano al pellegrino la precarietà dell’esistenza.

 

 

 

 

 

 

Il nostro cammino termina nella commenda dei cavalieri di san Giovanni a Bubikon. Uno splendido complesso di edifici medievali, realizzato dall’ordine equestre (divenuto più tardi Ordine di Malta), per offrire assistenza ospedaliera ai pellegrini. Tracce di affreschi del Duecento si vedono ancora nella cappella in cui viene celebrata la santa messa.

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