(Km: 17. Dislivello: 400 m)
Il Goetheanum non passa certo inosservato: ha mole imponente, assenza d’angoli retti, presenza massiccia del cemento armato. L’edificio è l’epicentro da cui si irradia il pensiero dell’antroposofia, elaborato da Rudolf Steiner. Fu lui stesso a progettare questo stabile inaugurato nel 1928. Nelle vicinanze stanno 200 edifici di forma stravagante.

La chiesa di Santa Maria Maddalena a Dornach è stata consacrata nel 1676 e accanto venne costruito un convento di frati cappuccini. Poi i Cappuccini l’hanno abbandonata per mancanza di nuove leve ed è diventata un hotel con camere essenziali, ristorante e sale per seminari, che figura nell’elenco degli alberghi più belli della Svizzera.

Proprio a Dornach nel 1499 i Confederati sconfissero le truppe dell’imperatore Massimiliano d’Asburgo attaccandole di sorpresa, c’è chi scrive che i soldati imperiali fossero disarmati perché stavano facendo il bagno nel fiume Birs. A ricordo del combattimento è stato scolpito un muro lungo ben 22 metri affiancato dall’ossario, dove si vede anche un soldato che sta tranquillamente facendo il bagno.
La nuova chiesa di San Maurizio a Dornach è stata consacrata nel 1939, anni dove si costruivano le nuove chiese perché quelle precedenti non riuscivano a contenere tutta la massa dei fedeli. L’edificio è in cemento armato. L’interno essenziale, forse troppo, è rischiarato dalle vetrate di Hans Stocker.

Mentre sono al pascolo con le mucche, una madre si addormenta nella cavità di una roccia e non sorveglia il figlio che cade dal precipizio per una cinquantina di metri. La Madonna lo afferra e ne attutisce la caduta. Nella grotta dove si era addormentata sua moglie, il marito fa erigere una cappella in onore della Vergine. Questa l’origine, un po’ leggenda un po’ storia di Mariastein. Un secondo miracolo, questa volta datato, avviene nel 1541: Hans Türig von Reichenstein sopravvive a una caduta dal medesimo precipizio.

Dove sono accaduti questi fatti oggi c’è un monastero benedettino e un’abbazia, e Mariastein è diventata la più grande meta di pellegrinaggi in Svizzera dopo Einsiedeln. All’interno la chiesa, rimaneggiata più volte, appare bianca, luminosa e maestosa; di particolare pregio sono il pulpito in legno con figure degli apostoli e la cancellata in ferro battuto del coro.

Per raggiungere la grotta dove è stata costruita la prima cappella bisogna scendere 59 gradini sotto alla chiesa, accompagnati dagli ex voto di chi ha ricevuto la grazia della Madonna. Qui la Vergine ci aspetta sorridente, pronta ad ascoltare le nostre preoccupazioni e a dispensare le sue grazie.
44 a.C., 200 d.C., 400 d.C., 1356, 1499, 1541, 1676, 1759, 1785, 1928, 1939, 1959, 1975, 2025: in due giorni abbiamo camminato lungo due millenni di storia svizzera.
