Verso i santuari mariani dell’Alsazia

Pellegrinaggio numero 5

Come primo sconfinamento, Momenti d’incontro si reca in Alsazia. Si tratta di un’invasione pacifica, poco simile a quelle che nel corso della storia hanno fatto di questa regione un paese conteso. Alsazia: terra di vigneti, di foreste e di cicogne. Terra di borghi dove  le case a graticcio guardano i selciati e spalancano i loro portoni ai carri che arrivano sovrabbondanti d’uva. Il pellegrinaggio si snoda toccando i santuari mariani di Schauenberg, di Notre Dame des Trois Epis e di Dusenbach.

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Primo giorno: Da Pfaffenheim a Notre Dame des Trois Epis

(Km: 21. Dislivello: 700 m)

Il santuario di Nostra Signora di Schauenberg è lì che ti guarda, come dice il nome, dalle pendici di una collina dei Vosgi. Circondato dalla foresta, sorveglia il pellegrino che sale lungo la Via Crucis sprofondata nel bosco. Belli gli ex voto che raccontano, con l’intercessione della Madonna, la storia della gente, della guerra, della vita quotidiana.

 

Eguisheim è un delicato paese alsaziano, costruito a cerchi concentrici attorno alla chiesa. Tutto qui parla dell’Alsazia e del tempo passato: i rossi tetti di tegole a larghe falde, le case colorate, il selciato su cui immagini lo scalpitare dei cavalli. Lungo la strada la vigna è tanta che ti ubriachi solo a guardarla.

 

 

 

 

Accompagnati dal volo delle cicogne che con ampi battiti d’ali si librano in cielo, si raggiunge Turckheim. Bello infilarsi nelle vie del borgo ed ammirare i secolari graticci che si incrociano sulle pareti delle case, le insegne di ferro battuto, gli ampi portoni che nascondono le cantine dove matura il vino.

 

 

Spesso i santuari sono la porta del cielo. Un’altra salita lungo i dolci declivi dei Vosgi ci porta verso il santuario delle tre spighe, Notre Dame des Trois Epis. La Madonna è apparsa qui nel 1491, tenendo nella mano uno stelo di grano con tre spighe. Si tratta di uno dei luoghi più antichi di apparizioni mariane riconosciuti dalla Chiesa. La chiesa dell’Annunciazione, edificata nel 1967, accoglie i pellegrini con un abbraccio di luce.

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Secondo giorno: Da Notre Dame des Trois Epis a Notre Dame de Dusenbach

(Km: 18. Dislivello: 730 m)

Andare a Riquewihr è come fare un tuffo nella storia, la macchina del tempo ti porta indietro di almeno 400 anni. Il villaggio è circondato dalla mura, protetto dalle porte e sprofondato nei vigneti. Nelle sue stradicciole senti il profumo del dolce vino alsaziano che solletica il palato.

 

 

 

Da lontano vedi la sua chiesa fortificata circondata dal cimitero. Le righe dei filari di vigna gli fanno da contorno e tracciano regolari geometrie sul terroir così prezioso e amato dagli estimatori di vino. È Hunawihr, dove le ampie fontane dall’acqua cristallina invitano a parlare d’acqua e non solo di vino…

 

 

Ancora una Via Crucis, disegnata stavolta lungo un vallone porta a Dusenbach, dove la statua venerata è una Madonna della Deposizione, detta anche Pietà. È la patrona dei menestrelli d’Alsazia e nella casa dei pellegrini, dove si manifesta tutta l’accoglienza dei frati cappuccini custodi del santuario, è bello lasciarsi andare a canti di gioia e di lode alla Madonna.

 

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