Monasteri e santuari mariani sulla strada di San Giacomo nei dintorni di Friborgo

Pellegrinaggio numero 22

Friborgo è un cantone cattolico per eccellenza, da più di cent’anni vi ha sede l’università con la facoltà di teologia, conosciuta in tutto il mondo. Attorno a Friborgo si trovano ancora conventi e monasteri dove vivono comunità di religiosi. Chi seguendo la regola dettata da san Benedetto, chi quella di san Francesco, chi ancora quella di sant’Agostino. Molti luoghi sacri si trovano lungo il cammino di San Giacomo, che attraversa la Svizzera dal lago di Costanza a quello di Ginevra.

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Primo giorno: Da Payerne ad Hauterive

(Km: 18. Dislivello: 300 m. Mezzi ausiliari: autobus)

La chiesa abbaziale di Payerne è la quintessenza del romanico in Svizzera. Nelle sue luminose navate, coronate dalle volte a botte, si respira ancor oggi la purezza e l’essenzialità dello stile romanico. Qui, sulla pianura della Broye, al colmo di una piccola collina ora nascosta dagli edifici della città, l’edificio sorge intatto da più di mille anni, dai tempi della regina Berta, forse quella stessa Berta che amava filare…

 

 

 

A Tours, c’è il santuario dedicato alla Madonna, luogo di pellegrinaggio custodito da monaci cistercensi vietnamiti. Si prosegue in un territorio di torri e castelli, dove le tracce di Medioevo spuntano dalle colline che costellano la pianura, ed ecco profilarsi il castello e la chiesa di Montagny-les-Monts. Ancora qualche chilometro e si giunge allo splendido ponte di Villars-sur-Glâne, menzionato già nel 1147, così come la cappella che lo protegge, dedicata a sant’Apollonia.

 

Hauterive è un’alta riva dello spirito. Qui si prende terra dopo aver navigato nel mare mosso della vita. Qui si può attraccare trovando la pace e l’accoglienza.

 

 

 

 

Nel capitolo 53 della regola di san Benedetto, seguita dai monaci cistercensi, si dice che «Tutti gli ospiti che giungono in monastero siano ricevuti come Cristo, poiché un giorno egli dirà: “Sono stato ospite e mi avete accolto”». L’abbazia è un vero gioiello d’arte. Dal 1994 la comunità è guidata dall’abate ticinese dom Mauro Lepori.

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Secondo giorno: da Heitenried a Friborgo

(Km: 17. Dislivello: 100 m)

La cappella di santa Maddalena ad Heitenried si trova nel bosco. Non è stata costruita mettendo pietra su pietra, ma è stata scavata nella roccia. Trovarsi dentro è sentire di meno. Cessano i rumori, si attenuano le luci. Eccoci pronti ad abbandonare le distrazioni per lasciar spazio alla presenza di Dio.

 

 

A Tafers prendiamo coraggio, leggendo gli affreschi sulla cappella di san Giacomo che raccontano il miracolo della forca. Si tratta di un miracolo realizzato dal Santo che salvò da morte un pellegrino in viaggio verso Santiago. San Giacomo ci protegge, possiamo affidarci a lui e continuare il cammino.

 

 

 

Notre Dame du Bourguillon si trova appena fuori dalle mura di Friborgo, dove una volta stava il lebbrosario. Qui una statua della Madonna viene venerata dai tempi del Medioevo.

Poco più avanti, appena dentro le mura, un altro santuario mariano, la Lorette,  ricorda la Santa Casa di Loreto. Da qui si gode una vista stupefacente sulla città medievale, dominata dalla cattedrale di san Nicola, sulle anse del fiume Sarine e sulla Basse Ville di Friborgo.

 

 

Ed è proprio scendendo in Basse Ville, dove la Sarine disegna flessuose anse, che si raggiunge il monastero femminile cistercense della Maigrauge. Qui la vita delle monache pulsa ininterrotta da più di 750 anni, e anche le mura della chiesa sono le stesse di 750 anni fa.

 

 

All’interno sono da ammirare gli stalli risalenti al XIV secolo. Scolpiti nel legno di quercia, sono abbelliti con figure e decorazioni che richiamano l’arte romanica.

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