Da Flüeli-Ranft (OW) a Einsiedeln (SZ)

Pellegrinaggio numero 1

La partenza e l’arrivo avvengono in due luoghi fondamentali nella storia religiosa svizzera. A Flüeli-Ranft, nel comune di Sachseln si trova l’eremo di san Nicolao della Flüe, patrono della Confederazione. A Einsiedeln la cittadina è sorta accanto alla più grande abbazia benedettina di Svizzera. Questa località era già nel Medioevo meta di molti pellegrini: si trova infatti sulla via che porta a Santiago di Compostela. I fedeli vi si recavano in particolare per pregare la Madonna Nera.

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Primo giorno: Dal Ranft a Svitto

(Km: 27. Dislivello: 350 m. Mezzi ausiliari: battello)

La partenza avviene all’eremo del Ranft, nelle gole della Melchtal, dove san Nicolao trascorse gli ultimi anni della sua vita. Qui si trova la cella dove il santo visse vent’anni: dal 1467, quando si ritirò in romitaggio, fino alla sua morte. Accanto alla cella c’è la cappella dove il santo pregava. Più in basso, vicino al fiume, si trova la “cappella inferiore”, con importanti affreschi del Seicento.

 

 

Si attraversa il fiume e con un ripido sentiero si risale sull’altro versante fino a St. Niklausen, dove c’è la chiesa dedicata a san Nicola vescovo di Myra, da alcuni chiamato san Nicola di Bari (in questa città, infatti, si trovano le sue reliquie).

 

 

 

Affreschi del 14. secoloStraordinari affreschi del 14° secolo, che parlano della vita di Gesù e della storia di san Nicola, ricoprono le tre pareti del coro. Il soffitto in legno si compone di 100 medaglioni con scene del Vecchio e del Nuovo Testamento.

 

L’itinerario prevede poi una dolce discesa su Stans, capoluogo del Canton Nidwaldo. Qui vi è l’interessante piazza del municipio, sovrastata dalla chiesa parrocchiale di san Pietro, uno dei primi esempi di barocco svizzero. Caratteristico è anche il monumento dedicato ad Arnoldo di Winkelried. Da Stans si procede poi, lungo un sentiero pianeggiante, fino a Buochs, dove occorre prendere il battello per attraversare il lago dei Quattro Cantoni.

 

 

 

Il battello porta a Brunnen (SZ), da dove si riprende il cammino per gli ultimi sette chilometri pianeggianti. Meta la città di Svitto, capoluogo dell’omonimo cantone. Anche qui va vista la piazza (Dorfplatz), tracciata nel 1642 e sovrastata anch’essa dalla chiesa parrocchiale, questa volta dedicata a san Martino. Interessante anche il Kerchel, l’ossario su due piani costruito accanto alla chiesa, con, al piano superiore, la cappella dedicata a san Michele arcangelo.

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Secondo giorno: da Svitto ad Einsiedeln

(Km: 18. Dislivello: 900 m)

Partenza da Svitto e subito si prende la ripida ascesa che passando da Ried culmina sul passo dell’Haggenegg. Si tratta del punto più elevato del Cammino di San Giacomo su territorio svizzero. Qui esisteva una locanda rifugio per i pellegrini, attestata già nel Medioevo. Dal passo si scende su ripidi sentieri fino ad Alpthal e qui la valle si fa dolce e dopo una decina di chilometri si arriva ad Einsiedeln.

 

 

Einsiedeln è una cittadina sorta attorno all’abbazia benedettina. Qui, nell’anno 861, san Meinrado subì il martirio. La chiesa è conosciuta soprattutto perché conserva, nella Cappella delle Grazie, la statua della Madonna Nera. Da secoli tutti i giorni dopo il vespro, i monaci vi si recano in processione cantando il Salve Regina. Einsiedeln è il luogo di pellegrinaggi più frequentato di tutta la Svizzera.

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