(Km: 27. Dislivello: 350 m. Mezzi ausiliari: battello)

La partenza avviene all’eremo del Ranft, nelle gole della Melchtal, dove san Nicolao trascorse gli ultimi anni della sua vita. Qui si trova la cella dove il santo visse vent’anni: dal 1467, quando si ritirò in romitaggio, fino alla sua morte. Accanto alla cella c’è la cappella dove il santo pregava. Più in basso, vicino al fiume, si trova la “cappella inferiore”, con importanti affreschi del Seicento.

 

 

Si attraversa il fiume e con un ripido sentiero si risale sull’altro versante fino a St. Niklausen, dove c’è la chiesa dedicata a san Nicola vescovo di Myra, da alcuni chiamato san Nicola di Bari (in questa città, infatti, si trovano le sue reliquie).

 

 

 

Affreschi del 14. secoloStraordinari affreschi del 14° secolo, che parlano della vita di Gesù e della storia di san Nicola, ricoprono le tre pareti del coro. Il soffitto in legno si compone di 100 medaglioni con scene del Vecchio e del Nuovo Testamento.

 

L’itinerario prevede poi una dolce discesa su Stans, capoluogo del Canton Nidwaldo. Qui vi è l’interessante piazza del municipio, sovrastata dalla chiesa parrocchiale di san Pietro, uno dei primi esempi di barocco svizzero. Caratteristico è anche il monumento dedicato ad Arnoldo di Winkelried. Da Stans si procede poi, lungo un sentiero pianeggiante, fino a Buochs, dove occorre prendere il battello per attraversare il lago dei Quattro Cantoni.

 

 

 

Il battello porta a Brunnen (SZ), da dove si riprende il cammino per gli ultimi sette chilometri pianeggianti. Meta la città di Svitto, capoluogo dell’omonimo cantone. Anche qui va vista la piazza (Dorfplatz), tracciata nel 1642 e sovrastata anch’essa dalla chiesa parrocchiale, questa volta dedicata a san Martino. Interessante anche il Kerchel, l’ossario su due piani costruito accanto alla chiesa, con, al piano superiore, la cappella dedicata a san Michele arcangelo.

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