A Basilea passiamo il confine francese, eccoci in Alsazia. Procediamo verso nord ubriacandoci con i vigneti e giunti a Colmar saliamo sui primi contrafforti dei Vosgi.


Il 1992 è l’anno del primo sconfinamento all’estero dei nostri pellegrinaggi, in cui per la prima volta il numero dei partecipanti ha toccato le 100 unità: meta i santuari dell’Alsazia e in particolare quello di Notre-Dame des Trois Epis (Nostra Signora delle tre Spighe), raggiunto il primo giorno dopo una piacevole camminata tra i vigneti e una ripida salita finale nel bosco. È l’unico che ricorda un’apparizione mariana in quella regione: la Madonna apparsa con in mano un mazzetto di tre spighe di grano a un fabbro nel 1491 Il santuario è affidato alla custodia dei Padri Redentoristi; verso la metà del sec. XIX vi operò anche mons. Eugenio Lachat, futuro vescovo di Basilea e, nei suoi ultimi anni, primo amministratore apostolico della neocostituita diocesi di Lugano. Il vino e il grano che incontriamo in questa giornata ci ricordano l’eucarestia, vero cibo per rifocillarci.