(Km: 19,5 . Dislivello: 400 m)

L’abbazia Stella Maris di Wettingen è un affascinante scenario di vita cistercense. I monaci che seguono la regola di san Benedetto, desiderando compiere la volontà e l’opera di Dio, si fanno guidare dalla preghiera e dal lavoro. Vivono in povertà e fraternità, abbracciano il silenzio che è spazio di contemplazione, si sostengono essenzialmente con il lavoro manuale. Per secoli è stata scuola di vita, oggi è scuola cantonale e i monaci vivono in esilio in Austria, a Mehrerau.


Ancora un ex convento, ancora un meandro del fiume, ancora la spiritualità cistercense, questa volta però il ramo femminile. Eccoci a Gnadenthal sulle rive della Reuss, dove nel Trecento sorse un monastero sotto l’autorità dell’abbazia di Wettingen. Gnadenthal significa “Valle della Grazia” e dove un tempo si curavano le anime, oggi si curano i corpi.


A Göslikon tre compatti edifici con spioventi accentuati richiamano l’attenzione dei passanti. Sono la chiesa di santa Maria Assunta, la cappella di san Rocco e la casa parrocchiale. L’origine della chiesa, risalente al 1048, ci ricorda l’importanza che il cristianesimo ebbe per queste terre.


Questa volta non c’è un solo meandro, bensì due, forse tre, a guardare bene anche quattro. A Bremgarten il fiume sembra un serpentello che si contorce battuto dal bastone. Vale la pena vagabondare per la città alta e assaporare aria di Medioevo. La città bassa custodisce preziosi edifici religiosi come la chiesa di san Nicola, l’ex convento di terziarie francescane con la cappella di santa Chiara e le cappelle dedicate a sant’Anna e a Nostra Signora.

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