32 – Einsiedeln

Tappa mista per il gran finale. Scendiamo in bus fino a Buochs, da qui si attraversa il lago con il traghetto fino a Gersau e si riprende il bus che ci porta a Svitto e poi su fino a Einsiedeln.

Einsiedeln è il santuario mariano più frequentato in Svizzera ed è anche quello più visitato dai nostri pellegrinaggi: due volte come meta finale (1988 provenienti dal Ranft e 1997 da Fischingen) e due volte come punto di partenza (1998 per Hermetschwil e 2007 per il Ranft).

Qui però la mente torna inevitabilmente a quell’afoso pomeriggio del 1° maggio 1988 quando, risalendo le vie della cittadina svittese e sbucando sull’assolata piazza del monastero, dopo i 47 km del primo pellegrinaggio, ci apparvero come un miraggio le sagome familiari delle due torri campanarie e la meravigliosa facciata barocca della basilica. Le due braccia semicircolari dei porticati ci accolsero come in un abbraccio per guidarci all’interno alla Cappella delle Grazie, che custodisce la venerata effigie della Madonna degli Eremiti.

Davanti alla quale ogni sera, da tempo immemorabile, dopo la recita dei Vesperi i monaci intonano l’antico canto del Salve Regina. Commenta padre Mauro Lepori, abate generale dei Cistercensi: “Nel Salve Regina chiediamo su tutta la valle di lacrime del mondo, e su tutti gli esuli figli di Eva, la luce dolce e consolante degli occhi misericordiosi della Regina e Madre di Misericordia, affinché in ogni circostanza, in ogni notte e pericolo, lo sguardo di Maria ci mostri Gesù, ci mostri che Gesù è presente, che ci conforta, che ci guarisce e ci salva“.

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