(Km: 17. Dislivello: 300 m. Mezzo ausiliare: treno)

Rhäzüns è disseminata di affreschi. Roba da prendere una giornata e mettersi lì con calma a guardarli tutti, a leggere la storia della Salvezza disegnata sui muri delle chiese da abilissimi artisti.

 

 

Sogn Paul (giusto scriverlo così perché siamo in terra romancia) ha sulle pareti addirittura sei strati di dipinti. È una chiesa calda, raccolta, che trasuda i colori della terra. Bisogna sedersi e prendere il tempo per contemplare, per cercare i dettagli, per farsi catturare dall’atmosfera. Ma bisogna anche star fuori a guardare lo splendido san Cristoforo sulla parete esterna.

 

 

Qualcuno ha definito Sogn Gieri la Cappella Sistina delle Alpi, per la ricchezza degli affreschi che qui sono contenuti. È quasi obbligatorio sedersi e leggere la cinquantina di scene della Bibbia che iniziano con la creazione del mondo e terminano col giudizio universale. Poi c’è un’altra storia, quella di San Giorgio. E poi il Cristo festivo. Il tutto, semplicemente, affascinante.

 

A Domat Ems, su un’altura, ecco la chiesa di Sogn Gion. Questa volta ci concentriamo sull’ossario, con un Giudizio universale del 1693. Edvard Munch non ha inventato niente! Provate a guardare le facce di quei poveretti che, in basso a destra stanno bruciando nel fuoco dell’inferno…

 

 

A Coira c’è la cattedrale, dedicata a Maria Assunta. La cripta coincide con l’antica chiesa, e risale all’Alto medioevo. Alla sua entrata 4 colonne, raffiguranti gli apostoli, sono state realizzate nel 1220. Sulle pareti ancora affreschi dei maestri di Rhäzüns e di Waltensburg, artisti che ci hanno accompagnato durante tutta la giornata.

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2 Replies to “SECONDO GIORNO: DA RHÄZÜNS A COIRA”

  1. admin says:

    Un pellegrinaggio magnifico

    Il weekend del nostro pellegrinaggio “Per la gola della Schin al monastero di Cazis e alla cattedrale di Coira” è appena trascorso.
    Graziati dalla pioggia, siamo tutti ancora intenti a riordinare i pensieri ed a classificare i ricordi di questi tre giorni grigionesi.

    Guardo le fotografie e sento ancora le voci di tutti voi, sento il profumo degli abeti rossi e della campagna, scorgo in lontananza raggi di luce spuntare fra le nuvole. Un bella sensazione, davvero.
    Arte e religione si sono sposati ancora una volta ed hanno dato un senso al nostro cammino, rendendolo vivo e meno faticoso.

    Speriamo di ricevere presto anche i vostri commenti (direttamente sul sito o per email) ed i vostri consigli per i prossimi anni.
    Un grazie di cuore anche a tutti voi che avete partecipato o che ci avete sostenuto con il pensiero e la preghiera.

    Un “Arrivederci!” al prossimo anno da parte nostra!

    Per Momenti d’Incontro, Paolo

  2. Matteo says:

    Teresa ed Io vorremmo ringraziare momenti d’incontro e tutti i massagnesi per
    la calorosa accoglienza che hanno riservato “agli stranieri” che si sono avventurati in questo bellissimo pellegrinaggio.

    Abbiamo potuto ammirare parte di questa Svizzera magnifica che riserva tante sorprese e vivere i bellissimi momenti di raccoglimento sempre accompagnati del canto e dalle lodi al signore. Che bello!

    C’e’ chi dice che gli svizzeri sono un po’ chiusi. Beh, noi possiamo testimoniare il contrario!

    Teresa e Matteo

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