(Km: 16. Dislivello: 200 m. Mezzi ausiliari: bus, battello)

 

Marienschlucht: 230 scalini di legno posati sulle rocce di arenaria solcate da un timido ruscello che si butta nel lago Bodanico. Un bel modo per cominciare il secondo giorno di pellegrinaggio.

 

 

 

 

 

A Hegne c’è un complesso di edifici custodito dalle Suore della Carità della Santa Croce di Ingenbohl. Nella cripta della chiesa si trovano le spoglie della Beata Ulrica Nisch, chiamata anche “Suor Niente”. Qui prese i voti nel 1907 e morì 6 anni dopo. Seppe praticare la santità nella semplicità della vita quotidiana.

 

 

 

Il lago di Costanza, guardato sulla cartina, sembra alla chela di un granchio. Stretta tra le mascelle della pinza sta però una bellissima perla: l’isola di Reichenau. Qui visse, poco dopo il Mille, un altro santo: Ermanno lo Storpio, che prigioniero di un corpo rattrappito seppe elevarsi verso le alte vette dello spirito. Scrisse di storia e di astronomia e si narra che fu lui a comporre l’inno Salve Regina.

A Reichenau, che prima dell’anno Mille fu una delle culle della cultura occidentale, sono rimasti parecchi tesori d’arte. Nella basilica di san Giorgio si ammirano splendidi affreschi del X secolo. Nel tesoro del duomo è conservata la reliquia del Santissimo Sangue di Cristo e lo scrigno con le ossa di san Marco.

 

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