23 – Müstair

Ci aspetta una lunga tappa di montagna. Prendiamo l’autostrada che passa da Feldkirch, arrivati a Landeck risaliamo il corso dell’Inn per qualche km, poi passiamo nell’italiana Val Venosta e da qui in Val Monastero.

Arriviamo al monastero di San Giovanni a Müstair, che l’UNESCO ha dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità per lo straordinario ciclo di affreschi dell’epoca carolingia. Sostiamo ad ammirarli, grati a chi ci ha preceduto e che ci fa sperimentare l’assioma che siamo nani sulle spalle di giganti. Nel 1994 passammo da qui prima di raggiungere in Italia il monastero benedettino di Marienberg. Fu anche questa un’occasione per contemplare altri affreschi, stavolta del periodo romanico, e per ricevere una sgridata dal monaco che ci faceva da guida, che ci trattò da maleducati. Garbati invece erano i celesti angeli affrescati, sembrava quasi ci suggerissero una frase di don Bosco: “la bontà del nostro Angelo Custode non cessa nemmeno quando cadiamo”.

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