(Km: 20. Dislivello: 350 m)

Si parte dal lago di Zurigo, in territorio del Canton Svitto. A Lachen dove una volta c’era un canneto (Ried) in riva al lago, è stata edificata una cappella dove nel 1529 una statua della Madonna fu rinvenuta da un pescatore nelle acque. L’uomo la portò a casa sua e questo fu il primo atto di una lunga vicenda che ci porta oggi ad ammirare il santuario di Maria Addolorata.

A Galgenen ci fermiamo a pregare san Giudoco (Jost), eremita e pellegrino, nella cappella affrescata dentro e fuori. L’hanno messo qui perché è una tappa del Cammino di Santiago, lungo la via che da Rorschach portava ad Einsiedeln. Splendido l’interno con le storie di san Nicolao e di san Giudoco alle pareti che sembra di leggere un fumetto, e preziose le medievali scene della Passione di una “Biblia pauperum”.

Altro fumetto affrescato nella chiesa di Siebnen. Questa volta racconta la storia di san Nicola (quello di Bari, non il nostro Nicolao nazionale). Bisognerebbe prendere il tempo e sostare con calma in queste chiese per leggere e contemplare. Ma dobbiamo riprendere il cammino per giungere alla meta prima di sera.

Siamo in terra fertile per la fede, poco distante dal santuario mariano di Einsiedeln. Ci spostiamo di pochi chilometri ed ecco un nuovo notevole edificio religioso. È la cappella della santa Trinità a Tuggen, dove è raccontato in grisaille il miracolo della guarigione di Anna, bambina paralitica di Uznach. Anche questo un fumetto murale, decisamente agli Svittesi di un tempo piaceva raccontare storie. In questo stesso paese trovasi anche una cappella di Loreto, una delle 41 ricostruzioni svizzere della Santa Casa trasportata dagli angeli nelle Marche.

Eccoci nel castello di Grynau, sui bordi del canale della Linth, qualcuno sarà sorpreso perché non si tratta di un edificio sacro. E invece andiamo lì proprio perché ci interessa sostare nella cappella dei 14 santi Ausiliatori, gli antesignani della moderna medicina. Luogo prediletto dagli ipocondriaci che potevano allegramente sbizzarrirsi nelle devozioni. Sant’Erasmo per lenire il mal di pancia, sant’Acacio per far passare l’emicrania, san Vito come antiveleno…

Ultima tappa di questa giornata ricca di tesori d’arte e di fede è il santuario Maria Bildstein di Benken, nel Canton San Gallo. Saliamo sulla collina che si erge in mezzo alla pianura dove ci aspettano le grotte posticce, la Via Crucis e la moderna chiesa. Su questa collina del Buchberg un tempo la gente saliva per implorare la Madonna contro la malaria. Poi arrivò a bonificare l’ingegner Hans Conrad Escher, che terminata l’opera ricevette anche la qualifica onoraria di “von der Linth”.

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