(Km: 19, dislivello: 400 m.)
Il campanile a cipolla dell’arrivo di ieri spiccava per eleganza curvilinea. Il campanile della partenza di oggi, a Lommis, spicca invece per improbabili angolature geometriche, anche se ospita delle cinguettanti campane dal suono festaiolo e cristallino. Il buon Giacomo apostolo, che paterno veglia sul nostro cammino, è stato scelto come patrono anche di questa chiesa. La qual chiesa ha anche una cappella dedicata a Idda, santa che presto ritroveremo.
Per non voltare le spalle alla protezione divina, ma per variare pur sempre i santi, eccoci a Münchwilen, nella frazione di Sankt Margarethen, dove sostiamo nella cappella a lei dedicata. Anche questa, già nel Medioevo, era un’imprescindibile tappa del pellegrinaggio lungo il Sentiero degli Svevi. Lo si vede anche dalle scritte lasciate sui muri dai pellegrini.
Bello il santuario mariano delle Tre Fontane (Dreibrunnen) presso Wil. Ha un ampio portico, con le arcate che appoggiano su colonne sottili. All’interno, l’armonia degli spazi e delle luci aiutano il mistico pregare. Fanno da contrasto gli affreschi sulla volta, che illustrano le cruente battaglie di Lepanto e di Vienna.
Con una breve ma intensa salita raggiungiamo la cappella barocca di san Martino ad Oberwangen. Anche lei ha radici antiche, risale forse all’anno Mille. La si riconosce dall’ampio cupolone, messo lì come se fosse il cappello a bombetta della collina su cui si trova.
I declivi si sono accentuati e i boschi sono diventate abetaie. Tutt’a un tratto, uscendo dal bosco, verdi prati accompagnano lo sguardo verso un grande edificio meta e riposo del pellegrino. È il monastero di Fischingen, fondato anche lui nel Medioevo per incarico del vescovo di Costanza. Ha possenti ed eleganti lineamenti.
A Fischingen, davanti al monastero, c’è anche lì un cartello. Vi si legge nel 2016: “2300 km nach Santiago de Compostela”. È la strada che riprenderemo nel prossimo pellegrinaggio.