(Km: 14. Dislivello: 400 m)

A Sankt Niklausen, frazione di Kerns, si trova una Cappella Sistina delle Alpi. Gli affreschi del coro (fine Trecento) sono spettacolari e di enorme valore artistico. Colpisce anche il soffitto a cassettoni barocco, decorato con 100 ritratti di santi. In questa chiesa, dedicata a san Nicola di Bari, l’altro san Nicola, quello della Flüe, trascorse lunghe notti in contemplazione della Bibbia dei Poveri.

 

 

 

 

Saliamo lungo il versante destro la valle della Grosse Melchaa. Tre edifici spiccano nel paese di Melchtal: un monastero, un albergo, una chiesa. Il priorato di monache benedettine è dedicato a san Nicolao, e non poteva essere altrimenti. Notevoli le opere d’arte di Sr. Chantal Hug, professa in questo monastero. L’Hotel Alpenhof-Post dove sono rimaste belle tracce liberty di fine Ottocento, permette di rivivere i fasti turistici del tempo.

 

 

 

 

Tutta riempita dalla venerazione a san Nicolao è la luminosa chiesa parrocchiale di Melchtal. C’è una sua reliquia, c’è la statua della Madonna davanti alla quale il santo pregava al Ranft, ci sono soprattutto vari affreschi che illustrano la sua vita. Tra questi la mano del santo stesa a proteggere la Svizzera durante la Seconda guerra mondiale. San Nicolao fu soldato ma anche uomo di pace, e il suo messaggio alla Dieta di Stans nel 1481 scongiurò una guerra fratricida tra Cantoni.

 

 

 

Scendiamo a mezza costa lungo il versante sinistro per giungere finalmente al Ranft. La chiesa inferiore venne costruita dopo la morte di san Nicolao per ospitare i molti pellegrini che qui giungevano. Sopra sta l’eremo, una casetta di due locali con accanto la chiesetta, che il santo fece edificare nel 1468. Qui cercava il Signore con la solitudine, la preghiera, il digiuno. Qui il suo cuore poté finalmente incontrarlo il 21 marzo del 1487.

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